Non ho spada,
la mia mente è la mia spada.

Anonimo giapponese

Finalmente! Finalmente vediamo cos'è in grado di fare un cavaliere Jedi in combattimento. Si farà notare a questo punto che già nei precedenti ( o seguenti ) episodi si manifestano le indubbie capacità dei Jedi con la Spada Laser.

In realtà nel IV episodio Lord Vader non fà grande uso della sua abilità...

Così come il suo maestro avversario. E lo stesso Luke è solo nel Ritorno dello Jedi che compie un epico duello ( degno di tale nome ) con suo padre. Indimenticata resta la sua grande spada dalla luce verde, un richiamo inconsapevole a Qui Gon Jinn?


Quindi arriviamo alla Minaccia Fantasma: allo scontro definitivo tra Lord Maul e i due Jedi: Obi Wan e Qui Gon. Non possiamo dire altro che la lezione impartita a Lucas da Kurosawa è stata accolta con il massimo dei risultati.
Il duello è superbo nella sua "coreografica" dinamicità, è un combattere sacro ed antico, quasi un rito fatto di fendenti e parate, fulminei attacchi e sospensioni assolute.
E', per chi lo ha letto, ( chi non lo avesse fatto lo faccia ) la trasposizione visiva di ciò che Miyamoto Musashi insegnava nel Giappone feudale del XVII sec., nel suo libro: Go Rin No Sho ( Il libro dei cinque anelli ).
Il fluire rapido e solenne di Qui Gon Jinn è come vento, fuoco e acqua, talvolta come terra imperturbabile quando si raccoglie in attesa contemplativa.

Com'è lontano da lui il furioso, rabbioso Maul che non sa attendere e diviene presto preda della sua stessa ira.
Anche il giovane Obi Wan ha molto da imparare dal suo maestro, e forse apprende la lezione definitiva nell'istante in cui impugna la spada di Qui Gon e uccide il Dark Lord.
Dal punto di vista eminentemente tecnico il duello è impeccabile in ogni suo aspetto, l'attore che impersona Maul è abilissimo nell'uso della doppia spada, direttamente tratta dalle tecniche di Naginatajutsu, confluite poi nell'Aikido odierno. Dei Jedi abbiamo già detto, se non che il loro stile con le Spade Laser è direttamente derivato dallo Iajutsu più che dal moderno Kendo, e ciò è evidente da un paio di sequenze relative a giovane Kenobi.

Tuttavia l'ama più potente dei Jedi è la loro mente, il veicolo per la Forza, e con quanta facilità sbaragliano i droidi con essa! Ancora una volta Lucas ha affondato a piene mani nella realtà zen dell'Aikido, l'uso dell'energia vitale detta Ki per compiere cose quasi incredibili. Ma non impossibili.
In conclusione, attendiamo di rivedere all'opera le ronzanti lame di luce, di fremere ancora nei duelli e nelle battaglie senza fine...il cerchio non è chiuso.

La sacralità della spada dei Jedi

La Spada Laser è costituita principalmente dalle stesse componenti strutturali di una normale spada dalla lama metallica, pertanto si rifà alla stessa origine simbolica e mitica. La spada è da sempre un'arma sacra in quasi tutte le culture, essendo intimamente legata al fatto di distinguere la Casta Guerriera da coloro che non hanno diritto a portarla. Così anche per i Jedi, essi soli possono e portano la SL, ignorando anzi le altre armi a raggio che restano d'uso di coloro che non appartengono all'Ordine. Gli stessi Dark Lords di Sith rifiutano l'uso di folgoratori o altro, la loro spada è sufficiente.

Dal punto di vista dell'arte della scherma con la SL sono infatti possibili tecniche che non si potrebbero compiere con una normale lama. Ciò Ë dovuto al fatto che la lama della SL è un fascio di pura energia e pertanto tranciante in ogni sua parte o lato e quindi non avendo dorsi o falsi fili permette colpi onnidirezionali assolutamente distruttivi, e difese vorticose e impenetrabili superiori a qualunque scudo deflettore. A ciò si aggiunga la lunga elsa, che priva o quasi di guardia, consente l'estrema manovrabilità con una o due mani, quindi maggior sicurezza, potenza e rapidità. Ma l'aspetto sacrale e simbolico di tale arma supera ogni suo altro: infatti essa è composta di un fascio di pura luce che si diparte in linea retta, dunque retta come il flusso della Forza che permea il cosmo, il campo vibrante che unisce ogni essere vivente. Possiamo dire quindi che la Forza sia rappresentata in forma distruttiva dalla lama della SL. Una retta dunque che unisce il Cosmo all'Uomo ( e dunque al Jedi ), un collegamento diretto tra l'Infinito e il Cavaliere che la brandisce.

La SL èl'arma distintiva dei Jedi, li caratterizza e ne è caratterizzata, è il loro simbolo e la loro anima, funziona esclusivamente a contatto della loro mano e della loro volontà. Il loro controllo sul flusso della Forza regola anche la potenza della lama di luce rendendola più o meno potente. Essa è un simbolo e nel contempo un mito così come deve essere un archetipo immortale e invincibile, allo stesso modo come nei Cavalieri Jedi ritroviamo esplicitate le due funzioni tipiche del Guerriero Sacro: il Sacerdote e il Combattente. Monaci Erranti attraverso le stelle di una galassia lontana... ...ma non poi cosÏ tanto.

Maestro Dalma Daito Shinken